Fistole artero-venose durali

La fistola artero-venosa durale (FAVd) è una malformazione vascolare costituita da un’anomala comunicazione tra una arteria ed una vena; tale passaggio è diretto, senza l’interposizione di un letto capillare, localizzato nel territorio della dura madre (uno dei tre strati che compongono le meningi).

L’arteria afferente è generalmente un’arteria meningea che confluisce in un reticolo arterioso (nidus) situato nello spessore della dura madre; da qui si dipartono alcune vene di scarico (arterializzate, poiché trasportano sangue a pressione arteriosa) che spesso convergono in un seno venoso durale. La diretta comunicazione artero-venosa determina un sovraccarico pressorio a livello delle strutture venose che compongono la fistola; tale sovraccarico, nel caso coinvolga altre vene cerebrali, può causare emorragie cerebrali.

Il meccanismo patogenetico non è noto ma si è osservata una correlazione tra malattie cardiovascolari, pregresse craniotomie, trombosi dei seni venosi durali e sviluppo di FAVd.

E’ anche particolarmente accreditata l’ipotesi di una possibile origine infettiva.

La fistole artero-venose durali possono essere sia cerebrali che spinali, cioè localizzate in un territorio della dura madre che riveste il midollo spinale.

Sintomi

Le fistole arterovenose durali intracraniche possono causare emorragie o infarcimenti ematici cerebrali con gravi conseguenze neurologiche.

Nelle FAVd spinali, invece, la sintomatologia è spesso caratterizzata da disturbi ingravescenti agli arti inferiori o superiori a seconda della localizzazione.

Diagnosi

La diagnosi si ottiene con l’angiografia: in anestesia locale si effettua un cateterismo dell’arteria femorale a livello dell’inguine, si raggiungono i vasi cerebrali o spinali e si inietta il mezzo di contrasto evidenziando la prematura visualizzazione di una vena in fase arteriosa.

Trattamento

Tendenzialmente tutte le fistole durali con ipertensione venosa ed inversione di flusso a livello delle altre vene dovrebbero essere trattate per eliminare il rischio di emorragia e di deficit neurologici.

Il trattamento può essere chirurgico o endovascolare.

Il trattamento microchirurgico consiste nella diretta chiusura chirurgica dell’anomalo passaggio arteria-vena il più vicino possibile all’uscita della stessa dalla dura madre.

Il trattamento endovascolare può essere arterioso o venoso a seconda se si passi dal torrente arterioso o venoso, ma entrambi hanno lo scopo di raggiungere con un microcatetere il punto di fistola ed occluderlo iniettando della colla.

Le fistole artero-durali si localizzano nella dura madre, uno dei tre strati che compongono le meningi. Nel disegno si evince la struttura della dura madre vascolarizzata.
La fistola artero-venosa è una malformazione vascolare costituita da un’anomala comunicazione tra un’arteria e una vena: tale passaggio è diretto, senza interposizione di capillari. Il disegno mostra chiaramente la forte dilatazione del vaso venoso.
Il trattamento endovascolare ha lo scopo di occludere il punto di fistola, tramite iniezione di colla attraverso introduzione di un microcatetere.
Il trattamento microchirugico consiste nella chiusura diretta del passaggio anomalo, effettuando un taglio con una microforbice dopo opportuna coagulazione.
Il disegno mostra la fistola chiusa e il vaso venoso con calibro ripristinato.