Carlo Alberto Benech

La Neurochirurgia è da sempre parte fondamentale del mio DNA.

Mio papà Franco è, infatti, un Neurochirurgo, dunque posso dire di aver respirato questo lavoro sin dal giorno della mia nascita, il 31 ottobre 1978.
Sono cresciuto amando molto lo sport, soprattutto la Formula 1 e la Ferrari. Da bambino, sognavo di diventare un pilota automobilistico. L’idea di stare seduto su una monoposto che viaggia a centinaia di km/h, nella quale tutto dipende da te, dalla tua prontezza, dalla freddezza, da quelle decisioni che vanno prese in una frazione di secondo, mi affascinava terribilmente. La verità, però, è che la Neurochirurgia mi aveva già scelto. Scelto, perché è una disciplina che si è rivelata un percorso naturale: fare agevolmente tesoro delle gesta chirurgiche dei miei Maestri.

Mi sono laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Torino nel 2003, specializzato poi a Modena sotto la guida del Dott. Giampietro Pinna, mentore e medico eccellente. Ho continuato a formarmi presso la Cornell University di New York, l’International Neuroscience Institute di Hannover, l’Ospedale Universitario di Helsinki e la Saint Louis University, fondamentali per la mia crescita personale e professionale. Devo a queste esperienze e alla mia caparbietà il premio Young Tumor Investigator Award, conferitomi dall’American Brain Tumor Association nel 2005 a New Orleans.
Nel 2009 sono tornato a Torino per proseguire qui la mia carriera da Neurochirurgo. Nel 2009 ho iniziato la collaborazione con la Clinica Fornaca e sono stato assunto dall’Ospedale C.T.O. In questa struttura, ho sviluppato un forte interesse sia per il trattamento della patologia neuro-vascolare e tumorale encefalo spinale, sia per le patologie della colonna vertebrale.

Ho coordinato corsi di chirurgia in diretta sugli aneurismi cerebrali e annualmente svolgo attività d’insegnamento a corsi internazionali di Neurochirurgia del basicranio, oltre ad essere autore, coautore e revisore di pubblicazioni scientifiche e di relazioni a congressi.

Nonostante l’ottima collaborazione con il Direttore Dott. Giuliano Faccani e con i Colleghi Neurologi, Neuroradiologi e Neurorianimatori, nel Dicembre 2016 ho deciso di intraprendere una nuova sfida. Ho interrotto il rapporto con il C.T.O. e ho iniziato dal gennaio 2017 lavorare presso la Clinica Humanitas-Cellini di Torino, dove ho prima diretto il Servizio di Chirurgia Vertebrale 3 e dove da gennaio 2024 sono Responsabile del Centro di Chirurgia Robotica e Vertebrale.

Negli anni, infatti, ho sviluppato particolare interesse per le tecniche robotiche applicate alla Neurochirurgia perché in un mondo che vive seguendo una continua innovazione tecnologica, la costante ricerca del miglioramento deve essere un imperativo morale. Così, nel 2018 ho voluto portare in Italia il robot Excelsius GPS, l’unico sistema dotato di braccio robotico e di navigazione GPS, e da allora lo utilizzo per gran parte degli interventi alla colonna vertebrale, istruendo all’uso della robotica anche chirurghi provenienti da tutto il mondo.

Se Torino è da sempre la mia casa a livello personale e professionale, con la mia attività sia all’ospedale Cellini che alla Clinica Fornaca, oggi lavoro anche a Milano, presso l’Ospedale Humanitas San PIO X di Milano, e a Roma presso la Casa di Cura Villa Stuart.

Oltre alla carriera, mi dedico alla famiglia: sono sposato con Elena e, insieme, abbiamo una figlia di sette anni, Francesca. Il calcolo, la freddezza, la precisione millimetrica, con lei non esistono, Franci mi ha fatto scoprire una forza ed una dimensione nuove. Sogno per lei il meglio, magari una carriera sportiva.

Sinora ho eseguito oltre 5.000 procedure chirurgiche come primo operatore e 1.000 interventi con la tecnologia robotica assistita.



Ogni operazione che termini con successo è paragonabile alla fine di una corsa su una Ferrari: vedi il traguardo, senti l’adrenalina e, quando capisci che è fatta, la bandiera a scacchi sventola. E ti senti appagato, soddisfatto, con la voglia di ricominciare ancora.